Fare colazione fa parte della cultura gastronomica italiana: in genere è dolce e dà un apporto di circa il 15% del fabbisogno calorico giornaliero. La colazione è un pasto importante: serve a far ripartire il nostro corpo dopo il digiuno notturno e ci aiuta a fronteggiare in maniera immediata gli impegni scolastici e lavorativi.

L’entità della colazione non è uguale per tutti: dipende infatti dallo Stato metabolico, cioè dalla distanza temporale e dalla composizione del pasto precedente, ma anche dalla durata del sonno. Dipende anche dal tempo che si ha a disposizione, da quando si prevede si potrà fare il pasto successivo e dagli impegni che seguiranno immediatamente il momento della colazione.

Una grande differenza la fa poi il praticare sport dal non praticarlo: siano le richieste del corpo dovute a un eventuale allenamento, sia alimentate dal cosiddetto debito di ossigeno post-workout , tutto dipende dal carico di allenamento e dal tempo trascorso dall’ultima sessione.

Saltare la colazione, per uno sportivo, può non essere una buona idea: infatti significa digiunare per un lasso di tempo collocabile tra l’ultimo pasto e quello successivo. Ci si può quindi ritrovare in una situazione di difficoltà che non ci consente di recuperare dallo sforzo del giorno precedente o non essere in grado di supportare il nuovo allenamento. Alcune persone considerano il non mangiare al mattino come un taglio calorico che li fa dimagrire prima: ma ricordiamo che pause troppo lunghe tra un  pasto e l’altro può rallentare il percorso di dimagrimento.

Ma come dovrebbe essere la colazione dello sportivo? Il momento migliore della giornata per assumere alti carichi glicemici ed indici glicemici elevati è la mattina; quindi, a colazione. Questo lo si deve a una maggior capacità metabolica, ovvero a una maggior sensibilità dei tessuti. Oggi però sappiamo anche che i ritmi circadiani mutano assieme alle nostre abitudini, così ad esempio  se ci abituassimo a mangiare carboidrati prima di andare a dormire, anche il nostro corpo si adatterebbe.

Lo sportivo può mangiare sia dolce che salato a colazione. A fare la differenza invece, sia nella colazione dolce che in quella salata, sono i grassi: è importante ridurre al minimo la percentuale di grassi sia nella colazione dolce che salata, prediligendo quelli a buon impatto metabolico rispetto a quelli “cattivi”. Se si fa colazione dolce, è meglio evitare snack, prodotti da forno ed è meglio mangiare cereali secchi o pane integrale, magari con poco miele e o marmellata. Si può bere latte, tisane, tè, spremute e centrifugati.

Nella colazione salata, il discorso è analogo, ma qui bisogna anche fare attenzione al sodio e ai conservanti, presenti nei salumi, nei formaggi e nei cibi in scatola.

Ricordate quindi, sportivi, che la colazione resta un pasto davvero importante: non importa che sia dolce o salata, l’importante è che aiuti a ripartire al meglio l’energia immessa per supportare gli impegni della giornata.

 

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