Con l’arrivo del caldo, molte persone avvertono stanchezza, giramenti di testa, senso di debolezza o addirittura svenimenti. In molti casi, la causa è l’ipotensione estiva, ovvero una pressione arteriosa più bassa del normale indotta dal caldo. Anche se in genere non è pericolosa, può compromettere il benessere quotidiano e diventare un rischio in alcune situazioni.

Cos’è l’ipotensione?

Si parla di ipotensione quando la pressione arteriosa scende sotto i 90/60 mmHg. A differenza dell’ipertensione, che può danneggiare silenziosamente organi e vasi sanguigni, la pressione bassa è spesso vissuta come un fastidio, ma non va sottovalutata. Soprattutto in estate, quando le temperature si alzano, l’organismo reagisce con una vasodilatazione periferica (cioè i vasi sanguigni si dilatano per disperdere calore) e con una maggiore perdita di liquidi attraverso il sudore.

Il risultato? Il sangue fa più fatica a raggiungere il cervello e gli altri organi vitali, provocando i classici sintomi dell’ipotensione.

I sintomi da riconoscere

I segnali più comuni di ipotensione estiva includono:

  • Debolezza e affaticamento
  • Giramenti di testa
  • Senso di testa vuota o confusione mentale
  • Sudorazione fredda
  • Vista annebbiata o sensazione di “nero davanti agli occhi”
  • Nausea
  • Svenimento (in casi più gravi)

Questi sintomi possono comparire improvvisamente, soprattutto dopo essere rimasti a lungo in piedi, aver fatto uno sforzo fisico o in ambienti molto caldi e poco ventilati.

Chi è più a rischio?

Alcune categorie di persone sono più vulnerabili all’ipotensione estiva:

  • Anziani, per la minore efficienza del sistema cardiovascolare
  • Donne magre o con pressione naturalmente bassa
  • Chi assume farmaci antipertensivi, diuretici o antidepressivi
  • Persone disidratate o con alimentazione povera di sali minerali
  • Chi soffre di patologie neurologiche o endocrine

Come affrontarla?

L’ipotensione estiva, se non è legata a una malattia di base, può essere gestita con alcune semplici ma efficaci strategie:

  • Idratarsi regolarmente, bevendo almeno 1,5–2 litri di acqua al giorno, anche se non si ha sete
  • Reintegrare i sali minerali, soprattutto dopo sudorazione abbondante o attività fisica, con acqua mineralizzata o soluzioni saline
  • Fare pasti leggeri e frequenti, evitando abbuffate o digiuni prolungati
  • Evitare alcolici e bevande troppo zuccherate, che aumentano la disidratazione
  • Esporsi al sole con moderazione, preferendo le ore più fresche della giornata
  • Evitare di alzarsi bruscamente, soprattutto al mattino: è meglio sedersi qualche istante prima di mettersi in piedi
  • Indossare abiti leggeri e traspiranti, che aiutino la termoregolazione

Quando consultare il medico?

Se i sintomi sono frequenti, intensi o si associano a svenimenti ricorrenti, tachicardia, dolore toracico o problemi neurologici, è importante rivolgersi al medico per escludere cause organiche più serie (come disturbi cardiaci o endocrini). Anche un controllo della terapia farmacologica può essere utile in estate, per adattare eventuali dosaggi ai cambiamenti stagionali.

L’ipotensione estiva è un disturbo comune, ma con qualche accorgimento si può tenere sotto controllo. Ascoltare il proprio corpo, idratarsi e prestare attenzione ai segnali di allarme è il primo passo per affrontare l’estate in salute.

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