La menopausa rappresenta una tappa naturale nella vita di ogni donna, caratterizzata dalla cessazione definitiva delle mestruazioni e da una serie di cambiamenti ormonali che incidono su salute e benessere. Per comprendere meglio questa fase e gestirla in modo consapevole, gli esami del sangue rivestono un ruolo fondamentale: consentono di monitorare i livelli degli ormoni femminili e di individuare eventuali squilibri che possono influenzare la qualità della vita.

Perché fare esami del sangue in menopausa

Durante il periodo che precede e accompagna la menopausa (perimenopausa), i cicli diventano irregolari e possono comparire sintomi come vampate di calore, disturbi del sonno, irritabilità e calo della concentrazione. Questi segnali sono strettamente legati alla progressiva riduzione degli ormoni sessuali.
Gli esami del sangue servono a:

  • confermare la fase di transizione ormonale,

  • distinguere la menopausa da altri disturbi con sintomi simili (ad esempio problemi tiroidei),

  • valutare eventuali rischi per la salute a lungo termine, come osteoporosi o malattie cardiovascolari.

Gli ormoni principali da monitorare

  1. FSH (ormone follicolo-stimolante)
    È il parametro più indicativo della menopausa. Con il progressivo esaurimento della funzione ovarica, l’FSH tende ad aumentare in modo significativo. Valori persistentemente alti sono un segnale tipico della menopausa.

  2. LH (ormone luteinizzante)
    Anch’esso tende ad aumentare con l’arrivo della menopausa, anche se con un andamento meno netto rispetto all’FSH.

  3. Estrogeni (estradiolo in particolare)
    Gli estrogeni sono gli ormoni che regolano molte funzioni femminili: dal ciclo mestruale al metabolismo osseo, fino alla lubrificazione vaginale. In menopausa i loro livelli calano drasticamente, ed è questa diminuzione a determinare la maggior parte dei sintomi.

  4. Progesterone
    In menopausa i valori di progesterone si abbassano in modo marcato, contribuendo a irregolarità mestruali e disturbi del sonno.

  5. Ormoni tiroidei (TSH, FT3, FT4)
    Sebbene non direttamente legati alla menopausa, i disturbi tiroidei possono dare sintomi simili (stanchezza, variazioni di peso, alterazioni del ciclo). Per questo motivo è utile controllarli, soprattutto in presenza di familiarità o sintomi sospetti.

Esami complementari

Oltre agli ormoni, il medico può consigliare altri esami utili in questa fase:

  • Profilo lipidico (colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi), poiché il calo degli estrogeni aumenta il rischio cardiovascolare.

  • Vitamina D e calcio per valutare la salute delle ossa e prevenire osteoporosi.

  • Glicemia e insulina per monitorare il metabolismo e prevenire diabete e sindrome metabolica.

Come interpretare i risultati

È importante sottolineare che i valori ormonali possono variare da donna a donna e non sempre un singolo esame basta a definire con precisione la fase menopausale. Spesso il medico valuta la situazione attraverso più prelievi a distanza di tempo e, soprattutto, correlando i dati di laboratorio con i sintomi clinici riferiti dalla paziente.

Gli esami del sangue rappresentano uno strumento prezioso per comprendere e affrontare la menopausa con maggiore consapevolezza. Monitorare gli ormoni femminili e i parametri correlati permette non solo di confermare la diagnosi, ma anche di prevenire complicanze a lungo termine e di impostare strategie personalizzate di benessere. Affidarsi a controlli regolari e al supporto del proprio medico significa vivere questa fase della vita non come una perdita, ma come una nuova opportunità di salute e cura di sé.

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