L’albumina è una delle proteine più importanti presenti all’interno del plasma. Cosa indicano i valori e perché è utile monitorarla.

CHE COS’È L’ALBUMINA

L’albumina è la più abbondante proteina che si trova nel plasma. Viene sintetizzata dal fegato e svolge tre principali funzioni:

  • Contribuisce a mantenere stabile il livello dei liquidi nei vasi sanguigni, evitandone la fuoriuscita e la diffusione nei tessuti;
  • Trasporta ed elimina le sostanze di scarto che vengono espulse con le urine (come bilirubina, acidi grassi, ormoni);
  • Costruisce una riserva di aminoacidi per l’organismo.

ALBUMINA: QUANDO E PERCHÉ FARE L’ESAME

Essendo correlata al fegato, la concentrazione dell’albumina nel sangue è un indicatore dello stato nutrizionale del soggetto e della funzione renale o epatica. L’esame dell’albumina è di norma incluso nelle analisi di routine, ci sono però dei casi specifici in cui il medico ritiene utile prescriverlo, come in presenza di sintomi riconducibili a disordini epatici:

  • Debolezza e affaticamento;
  • Ittero;
  • Edemi;
  • Perdita di peso senza un motivo apparente;
  • Urina scura;

Oppure in caso di sintomi che indicano un possibile disturbo della funzionalità renale:

  • Diminuzione della quantità di urina;
  • Difficoltà nella minzione;
  • Dolore ai reni;
  • Urine schiumose con sangue e di color marrone.
  • Gonfiori agli occhi, alla pancia o alle gambe.

ALBUMINA NEL SANGUE: IL SIGNIFICATO DEI VALORI

I valori di riferimento sono normalmente compresi fra 3,5 e 5,5 grammi per 100 millilitri (35-55 g/litro). Un aumento dell’albumina nel sangue (iperalbuminemia) può indicare:

  • disidratazione dovuta per esempio a vomito, diarrea o ustioni estese;
  • sarcoidosi;
  • morbo di Addison;
  • malattia di Buerger.

Valori bassi di albumina (ipoalbuminemia) possono segnalare invece di:

  • cirrosi epatica;
  • malnutrizione;
  • celiachia;
  • morbo di Crohn;
  • sepsi;
  • ipertiroidismo;
  • diabete mellito.

In gravidanza l’ipoalbuminemia è del tutto fisiologica ed è legata alle modificazioni ormonali e all’utilizzo della proteina da parte del feto.

 

 

 

 

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