Vi è mai capitato di sentir parlare di atto d’ansia o attacco di panico? In genere queste espressioni sono usate come sinonimi ma in realtà citano due fenomeni molto diversi tra di loro

Attacchi d’ansia e attacchi di panico: quali caratteristiche?

L’ansia è una caratteristica presente in molti disturbi psichici e spesso non si materializza sotto forma di un vero e proprio attacco ma come condizione costante, mentre gli attacchi di panico si manifestano all’improvviso come una paura intensa, incontrollata e spesso opprimente. Nel primo caso, tra i sintomi più comuni troviamo angoscia, palpitazioni, irrequietezza, sudorazione, dolore al petto, fiato corto, ma di stomaco e vertigini, solo per citarne alcuni.

I sintomi dell’attacco di panico sono paura generale, di morire, di perdere il controllo, dolore al petto, battiti accelerati, nausea, dolore addominale svenimenti e vertigini. L’ansia può essere lieve, moderata o grave, mentre gli attacchi di panico comportano per lo più sintomi intensi e dirompenti. È possibile avere contemporaneamente attacchi di ansia e panico: si può ad esempio provare ansia mentre ci si preoccupa di una situazione potenzialmente stressante e quando la situazione arriva, l’ansia può culminare in un attacco di panico.

Le cause scatenanti di attacchi di panico e attacchi d’ansia

L’attacco d’ansia è collegato a qualcosa che viene considerato come una minaccia, a qualche fobia, a sindromi di astinenza o a malattie croniche. Gli attacchi di panico invece non sono sempre provocati da fattori di stress o eventi specifici e il più delle volte si verificano all’improvviso. Le persone che soffrono di ansia corrono un rischio maggiore di sperimentare attacchi di panico, anche se non è detto che questi si verifichino con certezza.

Attacchi d’ansia e panico: quali trattamenti?

Ci sono diversi percorsi da seguire, ma è sempre il caso di confrontarsi con il medico. Si può optare per una terapia cognitivo comportamentale, per identificare le cause degli attacchi. C’è poi la terapia dell’esposizione, invece, comporta l’esposizione controllata a situazioni che scatenano paura e ansia e può insegnare ad affrontare quelle paure in un modo più razionale. Esistono infinte terapie a base di ansiolitici o antidepressivi: ma ovviamente vanno scelte sono se il medico lo ritiene necessario.

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