La bradicardia, ovvero un rallentamento della frequenza cardiaca al di sotto dei 60 battiti al minuto, è una condizione che può essere normale o indicativa di un problema di salute. Capire le cause, i sintomi e le opzioni terapeutiche è fondamentale per gestire questa condizione in modo efficace.

Cos’è la bradicardia?

Il cuore di una persona sana batte normalmente tra i 60 e i 100 battiti al minuto a riposo. Quando il battito scende sotto i 60 al minuto, si parla di bradicardia. Tuttavia, non sempre è un segnale di pericolo: gli atleti, ad esempio, possono avere un ritmo cardiaco più lento a causa di un cuore allenato ed efficiente.

In altri casi, però, la bradicardia può indicare un problema al sistema elettrico del cuore, che regola il ritmo cardiaco. Se il rallentamento compromette la capacità del cuore di pompare sangue in modo efficace, può causare sintomi significativi e richiedere un trattamento.

Cause della bradicardia

Le cause della bradicardia possono essere molteplici e includono:

  1. Disfunzione del nodo senoatriale: Il nodo senoatriale, il “pacemaker naturale” del cuore, potrebbe non funzionare correttamente, rallentando il ritmo cardiaco.
  2. Blocco cardiaco: Un’interruzione nei segnali elettrici che attraversano il cuore può rallentare o interrompere i battiti.
  3. Condizioni mediche sottostanti:
    • Ipotiroidismo.
    • Disturbi elettrolitici, come livelli bassi di potassio o calcio.
    • Apnea notturna.
  4. Farmaci: Alcuni farmaci per la pressione alta, l’angina o l’aritmia, come i beta-bloccanti o i calcio-antagonisti, possono rallentare il ritmo cardiaco.
  5. Invecchiamento: Con l’età, il sistema elettrico del cuore può degenerare, aumentando il rischio di bradicardia.

Sintomi della bradicardia

Non sempre la bradicardia provoca sintomi, ma quando lo fa, può manifestarsi con:

  • Stanchezza e debolezza: La ridotta frequenza cardiaca può non fornire abbastanza sangue e ossigeno ai tessuti.
  • Capogiri o svenimenti: Noti anche come sincope, si verificano quando il cervello riceve meno ossigeno.
  • Difficoltà di concentrazione o confusione.
  • Dolore al petto o sensazione di pressione.
  • Dispnea (fiato corto), soprattutto durante l’attività fisica.

Diagnosi della bradicardia

Se si sospetta una bradicardia, il medico può effettuare i seguenti esami:

  • Elettrocardiogramma (ECG): Misura l’attività elettrica del cuore e identifica eventuali anomalie.
  • Monitoraggio Holter: Un dispositivo portatile registra il ritmo cardiaco per 24-48 ore.
  • Test da sforzo: Valuta il comportamento del cuore durante l’esercizio.
  • Esami del sangue: Controllano eventuali squilibri elettrolitici o problemi tiroidei.

Cosa fare in caso di bradicardia

Il trattamento della bradicardia dipende dalla causa e dalla gravità della condizione. Ecco alcune opzioni:

  1. Modifiche dello stile di vita:
    • Evitare il fumo e ridurre il consumo di alcol.
    • Seguire una dieta equilibrata e mantenere un peso sano.
    • Gestire lo stress con tecniche di rilassamento.
  2. Farmaci:
    • Se un farmaco in uso causa bradicardia, il medico può modificarne la dose o prescrivere un’alternativa.
  3. Pacemaker:
    • Nei casi più gravi, quando il cuore non riesce a mantenere un ritmo adeguato, può essere necessario un pacemaker. Questo dispositivo regola il ritmo cardiaco inviando impulsi elettrici.

Quando preoccuparsi?

La bradicardia richiede attenzione immediata se accompagnata da sintomi come svenimenti frequenti, dolore al petto o difficoltà respiratorie. In questi casi, è fondamentale recarsi al pronto soccorso.

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