L’epatite A è una malattia infettiva a danno del fegato. Si trasmette attraverso alimenti e bevande contaminate o tramite contatto con persone infette. Vediamo quali sono le cause e come si cura.

CHE COS’È L’EPATITE A?

L’epatite A è una malattia infettiva causata da un virus (HAV) che aggredisce le cellule del fegato danneggiandole. Quest’infezione si contrae per via fecale-orale, prevalentemente attraverso il contatto con altre persone infette o tramite l’ingestione di acqua e cibo contaminati. Esistono anche le epatiti virali B e C, ma l’epatite A se ne differenzia sia per le modalità di trasmissione, sia per il decorso che solitamente è spontaneo, benigno e mai cronico.

EPATITE A: QUALI SONO I SINTOMI?

L’epatite A può decorrere in forma asintomatica, soprattutto durante l’infanzia o in caso di epidemie. Quando i sintomi sono presenti si palesano all’incirca dopo 15-45 giorni dal contatto con il virus e tendono a sparire spontaneamente in 2 mesi.

L’epatite A si manifesta con:

  • Febbre,
  • Stanchezza;
  • Perdita di appetito, nausea e vomito intermittente;
  • Colorazione giallastra della pelle e della parte bianca dell’occhio (ittero)
  • Colorazione scura delle urine e prurito;
  • Diarrea;
  • Dolori muscolari e addominali (soprattutto lato destro).

EPATITE A: QUALI SONO LE CAUSE?

Come anticipato, l’infezione da epatite A è dovuto ad una contaminazione fecale di cibi e acqua.

Le cause più comuni di trasmissione del virus sono:

  • Scarsa igiene personale;
  • Condizioni ambientali scarsamente igieniche;
  • scarsa igiene nella preparazione dei cibi;
  • rapporti sessuali non protetti;
  • consumo di acqua o di cibi contaminati;
  • utilizzo di siringhe usate;
  • contatto con persone con epatite A acuta in situazioni di igiene personale (ad esempio durante il cambio di pannolini o pannoloni).

EPATITE A: QUALI SOGGETTI SONO PIÙ A RISCHIO?

Sebbene l’infezione da epatite A possa colpire chiunque ci sono alcune categorie di soggetti più a rischio rispetto ad altri, tra questi:

  • viaggiatori internazionali;
  • tossicodipendenti;
  • le persone affette da malattie epatiche croniche;
  • coloro che lavorano con persone infette (come assistenti sanitari);
  • anziani non autosufficienti;
  • chi pratica sesso non protetto, soprattutto con più partner.

EPATITE A: DIAGNOSI, CURA E PREVENZIONE

L’epatite A viene diagnostica attraverso semplici esami del sangue o delle feci e solitamente non viene trattata con farmaci in quanto tende a risolversi spontaneamente. Solo in rarissimi casi i pazienti, soprattutto chi affetto da preesistenti malattie epatiche, vengono ricoverati in ospedale per tenere sotto controllo la funzionalità del fegato e fornire una particolare assistenza.

Per prevenire l’epatite A due sono le strade: il vaccino, consigliato per i soggetti a rischio, e il rispetto delle norme igieniche.

Curare scrupolosamente l’igiene personale, lavare con cura frutta e verdura, avere rapporti sessuali protetti, fare attenzione al consumo di acqua, cibi crudi e alla loro lavorazione, sono tutti accorgimenti che riducono significativamente le possibilità di infezione.

 

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