L’udito è uno dei sensi più preziosi che possediamo, che ci consente di interagire con il mondo circostante e di godere della bellezza della musica e delle voci dei nostri cari. Tuttavia, a volte possono insorgere problemi che compromettono la nostra capacità di udire chiaramente. Per diagnosticare e valutare questi problemi, viene spesso utilizzato l’esame audiometrico. Ma cosa implica esattamente questo esame e quali patologie può evidenziare?

Cos’è l’esame audiometrico?

L’esame audiometrico è una procedura utilizzata per valutare la capacità uditiva di un individuo. Viene eseguito da un audiologo o da un medico specializzato in audiologia e consiste in una serie di test progettati per misurare diversi aspetti dell’udito, come la sensibilità uditiva, la capacità di distinguere tra suoni e la percezione della parola.

Come funziona l’esame audiometrico?

Durante l’esame audiometrico, il paziente è esposto a una serie di suoni a diverse frequenze e intensità attraverso cuffie o auricolari. Il paziente è quindi invitato a segnalare quando sente il suono e a indicare se lo percepisce forte o debole. Questi dati vengono registrati in un audiogramma, che mostra la sensibilità uditiva del paziente in relazione alla frequenza e all’intensità del suono.

Quali patologie può evidenziare l’esame audiometrico?

L’esame audiometrico può rivelare una serie di patologie e disturbi uditivi, tra cui:

  1. Perdita Uditiva: La perdita uditiva è uno dei problemi più comuni che può essere rilevato tramite l’esame audiometrico. Può essere causata da una varietà di fattori, tra cui l’invecchiamento, l’esposizione a rumori forti, infezioni dell’orecchio o condizioni genetiche.
  2. Presbiacusia: La presbiacusia è la perdita uditiva legata all’invecchiamento ed è spesso evidenziata dall’esame audiometrico attraverso una diminuzione della sensibilità uditiva alle alte frequenze.
  3. Tinnito: Il tinnito è una condizione caratterizzata dalla percezione di suoni o rumori nelle orecchie senza una fonte esterna. L’esame audiometrico può aiutare a valutare la gravità del tinnito e identificare eventuali cause sottostanti.
  4. Disturbi dell’equilibrio: Alcuni esami audiometrici possono includere test dell’equilibrio per valutare la funzione dell’orecchio interno e identificare eventuali disturbi dell’equilibrio come la vertigine o la labirintite.
  5. Malformazioni congenite: L’esame audiometrico può anche rilevare malformazioni congenite dell’orecchio interno o medio, che possono influenzare la capacità uditiva del paziente fin dalla nascita.

Come abbiamo visto, attraverso una serie di test accurati, è possibile identificare le cause dei problemi uditivi e sviluppare un piano di trattamento personalizzato per migliorare la qualità della vita del paziente. Se si sospetta di avere problemi uditivi, è importante consultare un medico specializzato in audiologia per una valutazione e un trattamento appropriati.

 

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