Con l’arrivo dell’estate, molte persone iniziano a lamentare gambe gonfie, pesanti e con vene più visibili del solito. Spesso si tratta di un disturbo legato al caldo e alla cattiva circolazione, ma in alcuni casi questi sintomi potrebbero nascondere una condizione più seria: la flebite, o più correttamente, tromboflebite. Ma come distinguerla da un semplice problema circolatorio? E quando è il caso di preoccuparsi?

Cos’è la flebite?

La flebite è un’infiammazione di una vena, più frequentemente degli arti inferiori. Quando questa infiammazione è associata alla formazione di un trombo, cioè di un coagulo di sangue, si parla di tromboflebite. Può essere superficiale, quando interessa vene visibili sotto la pelle (come le varici), oppure profonda, quando coinvolge le vene più grandi e profonde: in questo caso si parla di trombosi venosa profonda, una condizione potenzialmente grave che richiede un intervento medico tempestivo.

I sintomi da non ignorare

In estate è normale avere un leggero gonfiore alle gambe, soprattutto dopo molte ore in piedi o seduti, oppure a causa del caldo e della ritenzione idrica. Tuttavia, alcuni segnali possono indicare la presenza di flebite:

  • Gonfiore localizzato a una sola gamba
  • Dolore e calore lungo il decorso di una vena
  • Arrossamento e indurimento della pelle sopra la vena
  • Vene più evidenti, dure e dolenti al tatto
  • Sensazione di tensione o bruciore

Nel caso di trombosi venosa profonda, possono comparire anche febbre, dolore intenso e, nei casi più gravi, complicanze respiratorie dovute all’embolia polmonare.

Perché peggiora in estate?

Il caldo estivo favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni e rallenta il ritorno venoso, cioè il flusso di sangue dalle gambe verso il cuore. Questo fenomeno, unito alla disidratazione, alla ridotta attività fisica (ad esempio nei lunghi viaggi in auto o in aereo), e all’uso di indumenti stretti, può aumentare il rischio di formazione di trombi, soprattutto nelle persone predisposte o con una storia di varici.

Chi è più a rischio?

La flebite può colpire chiunque, ma alcuni fattori aumentano il rischio:

  • Presenza di vene varicose
  • Gravidanza
  • Uso di contraccettivi orali o terapie ormonali
  • Obesità
  • Fumo
  • Lunghe immobilizzazioni o interventi chirurgici recenti
  • Storia familiare di problemi venosi

Diagnosi e trattamento

Alla comparsa dei sintomi sospetti è fondamentale rivolgersi al medico, che potrà prescrivere un ecocolordoppler venoso per valutare lo stato delle vene. Se viene diagnosticata una flebite, il trattamento dipenderà dalla gravità:

  • Tromboflebite superficiale: riposo, sollevamento della gamba, farmaci antinfiammatori e calze a compressione graduata.
  • Trombosi venosa profonda: necessaria terapia con anticoagulanti, talvolta ospedalizzazione e monitoraggio stretto per evitare complicanze gravi.

Come prevenire la flebite in estate?

Ecco alcune semplici strategie per ridurre il rischio:

  • Evitare lunghi periodi seduti o in piedi senza muoversi
  • Bere molta acqua per evitare la disidratazione
  • Fare passeggiate quotidiane
  • Usare calze contenitive se indicato dal medico
  • Mantenere il peso sotto controllo
  • Evitare indumenti stretti e calzature scomode

Gambe gonfie e vene visibili in estate sono sintomi comuni, ma non sempre banali. Quando compaiono dolore, arrossamento o gonfiore asimmetrico, è bene non sottovalutarli: potrebbe trattarsi di flebite. Riconoscerla e intervenire tempestivamente è essenziale per evitare complicanze. E con qualche attenzione in più, anche le gambe possono godersi l’estate in salute.

 

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